riassunto della puntata precedente:
mentre giulia riceve un inquietante messaggio da parte di
gianni, tom comunica il fidanzamento con sabrina alla sorella, che consolando
alex per la fine della storia con lorena, deve ammettere di provare dei
sentimenti per il ragazzo. Anna riceve la visita di alfio, che conosce molto
bene. Mentre lorena e andrea sono esonerati dal loro incarico, gianni manomette
l’auto di roberto che scoperto della minaccia di giulia nei confronti di
martina, affronta la fidanzata, e in seguito ha un incidente d’auto…
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Nel luogo dell’incidente c’è il caos più totale, “ma cosa è
successo?” “avete visto, non ha frenato, ma era ubriaco?” “chi era quel
pazzo?”. Alcuni soccorrono l’autista del camion “sto bene, è tutto apposto!”
poi si avvicina all’auto di roberto. “sta bene? Signore?” dice notando il
ragazzo privo di sensi. “siamo esonerati?” chiede lorena irritata. “mi dispiace
ragazzi non ne sapevo nulla!” “ma… non
possono farlo, ci ha incaricato il signor prischoll, in persona!” “che ora è
morto, potrete richiedere il compenso, ma… non più interagire con le
indagini... mi dispiace!” “a me non
importa niente del compenso,chiaro!” urla lorena, ma andrea la porta verso
l’ascensore: “grazie valentina, vieni lorena, torniamo in albergo” i due
lasciano l’ospedale mentre valentina poggia la testa al muro. Anna è con alfio
nel suo ufficio: “bene bene bene, ed ecco che inevitabilmente, è giunta la
rivolta.” “anna, devi capire roberto, si è rivolto a me, perché il posto che tu
siedi, gli spetta di diritto! L’azienda vinicola falaschi, appartiene alla sua
famiglia da molte generazioni!” “già, peccato che il padre l’ha venduta alla
mia” “anna, io ti informo che se roberto farà iniziare una causa… potresti
rimetterci molto, firma questi documenti, fa la scelta giusta” dice alfio
guardandola negli occhi. Giulia, dopo aver riflettuto sulle parole dette da
roberto, prende la borsa e va a cercarlo. “non ci posso credere! Prima perdo
alex, e ora il lavoro!” “su, lorena, adesso le indagini sono in mano alla
polizia e noi dopodomani torneremo a como, non avremmo potuto ugualmente fare
nulla!” dice andrea poggiandogli una mano sulla spalla. Giulia nota una vettura
distrutta, e l’ambulanza, così ferma l’auto e va ad aggiornarsi sull’accaduto.
Anna dopo un attimo di esitazione, strappa i documenti che alfio gli aveva
sottoposto. “mi dispiace per roberto, ma… l’azienda è in nostro possesso! Io
sono l’amministratore delegato, mio marito vice presidente, mio figlio
presidente! È questa la realtà, che… non cambierà!” dice la donna guardando con
aria di sfida alfio. Giulia si avvicina all’auto e nota che si tratta di
roberto, sconvolta lo vede mentre i paramedici lo portano in ospedale. “
incidente d’auto, il paziente presenta ferite, fratture e contusioni, trauma
cranico e possibile trauma spinale.” Giulia informati i medici, sale
sull’ambulanza con roberto. Andrea ascolta con comprensione lo sfogo di lorena:
“proprio adesso, che alex mi ha lasciato, avevo bisogno di buttarmi anima e
corpo nel lavoro! Ora non so proprio come riuscirò a superare questo periodo.”
“mi dispiace molto, perché in gran parte è colpa mia.” “ma no… forse tu sei
l’unica cosa di buono che riesco a trarre da questa storia!” dice sorridendo e
avvicinandosi al ragazzo “bhe, sono felice di questo! Sono molto contento di
averti conosciuta” dice avvicinandosi sempre di più alla ragazza e baciandola,
lorena resta di stucco. Roberto è appena arrivato in ospedale, “ dottore, ha
avuto un incidente…” “si, mi hanno avvertito! Andiamo” dice. Giulia lo ferma:
“dottore, ce la farà vero?” “non lo so signorina, adesso sarà sottoposto ad
accertamenti e poi decideremo se operarlo o meno, in seguito resterà in coma farmacologico
per un pò! Mi scusi…” dice lasciando giulia da sola. Lorena e andrea si sono
appena baciati: “scusa…io” dice andrea
confuso, “mi piaci da morire lorena” “anche tu mi piaci… ma… mi dispiace per me
non significa nulla! Amo alex, e devo riconquistarlo!” “capisco…” dice andrea
mortificato. Anna e alfio discutono: “ma non capisci che questa azienda è stata
venduta! Non siamo ricorsi a nessun inganno per possederla!” “ah no?” “no, ci
interessava, abbiamo fatto un offerta che è stata accettata!” “ah! Forse
dimentichi!” “cosa?” “un incendio, distrusse tutto, l’azienda subì un duro
colpo. Un incendio doloso, del quale non si è mai venuto a sapere il
responsabile!” “non vorrai insinuare che…” “si, secondo me tu sei la solita
donna, che ricorre a tutto, per raggiungere il suo scopo!” “e questo mi
renderebbe una criminale?” “si, anche per esclusione, i tuoi figli erano troppo
piccoli e disinteressati all’azienda, tuo marito, era troppo vigliacco, resti
solo tu! Hai appiccato tu l’incendio, vero?” “se fosse vero in tutto questo
tempo avrei confessato! Credi che abbia paura di assumermi le mie
responsabilità?” “si, perché ti ricordo, che nel medesimo incendio, perse la
vita la madre di roberto! Lucrezia giorgioni…” dice. “quella povera donna avrà
solo cercato di spegnere da sola il fuoco. “no, la causa della morte è un colpo
scagliato con un grande masso in testa; e scommetto che sei stata proprio tu a
colpirla!” anna lo schiaffeggia. “sei solo un fallito, io secondo te sarei
capace di uccidere? Stai divangando il passato! Vuoi farmela pagare per averti
lasciato! E questa la verità!” dice guardandolo con disprezzo. Andrea nella sua
camera, ripensa al primo incontro con lorena, alla notte insieme, al bacio… “ti
amo!” dice sottovoce. Giulia è sconvolta, ripensa alla minaccia di gianni, Quando
il suo cellulare squilla: “pronto?” “tesorino! Allora è morto?” “gianni…” dice
con orrore. “allora?” “no, devi lasciarci in pace! Non è un gioco! Non lo è mai
stato! Tu non mi piaci, non ti amo e non ti voglio!” “come siamo dure, vabbè
richiamo più tardi!” “va al diavolo!” dice furiosa scagliando il cellulare a
terra. Anna dopo aver scacciato alfio, si ritrova di fronte al suo passato, al
loro passato: “ti amavo così tanto! perché mi hai fatto così male!?” il medico
arriva da giulia: “signorina!” “oh, dottore come sta?” “per adesso non possiamo
operarlo, le prossime ore saranno decisive!” “ma voi dovete fare qualcosa!” “abbiamo
le mani legate! Mi dispiace!” “posso… vederlo?” “si, ma per pochi minuti… venga
con me…”. Tom e sabrina passeggiano ammirando lo splendido lago di como: “è
meraviglioso!” dice sabrina. “come te!” dice tom baciandola. “io… ti amo! ” “anche
io!” dice sabrina ridendo. Giulia è nella stanza con roberto, in coma
farmacologico. “mi dispiace, tu non puoi immaginare come mi senta in colpa”
dice giulia tra le lacrime. “adesso, ti riprenderai… e … continueremo la nostra
vita insieme!” nella stanza entra un infermiere: “scusi”, dice con voce rauca. “prego”.
Il medico si avvicina alla flebo ed estrae dalla tasca una siringa. “mi scusi
ma… cos’è?” dice confusa la ragazza. All’improvviso nota un particolare
familiare: “gianni, sta lontano da lui!” urla. mentre l’uomo fa l’iniezione. “aiuto!
aiuto!” dice giulia mentre gianni sorridendo scappa via…
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