sabato 23 giugno 2012

ODIO D'AMORE: PUNTATA 3

Lorena si trova nella stanza di andrea  a riposare dopo aver dato molto sangue al giovane quando quest’ultimo apre gli occhi. “e tu…chi sei?” balbetta con un filo di voce. “oh, bentornato! Sono lorena caspi, un avvocato.”risponde. “avevi bisogno di sangue, e fortunatamente abbiamo lo stesso gruppo sanguigno.” “l’…hanno…preso?” chiede. “chi? Ah l’uomo che ti ha sparato?” andrea fa un lieve cenno con il capo. “non lo so, appena arrivata in america sono accorsa da te” spiega lorena. “e… come mai…questo interessamento?”chiede. “seguiamo lo stesso caso”informa. “c’è un errore… io non condivido il lavoro … con nessuno, specie…con una donna. Lorena lo fissa incuriosita. Nel frattempo a villa prischoll i vicini accorrono dopo che una donna la cameriera, ha trovato il cadavere dell’uomo. “signorina,cosa è successo?”, “oh dio! dottor prischol!” “chiami un ambulanza!” grida un vicino. Marco e sabrina in ospedale attendono di poter vedere il fratello. “ci metterà molto a svegliarsi?”chiede sabrina. “non lo so” risponde con aria stanca il fratello.  I due si abbracciano,  lorena esce dalla camera e viene tartassata di domande: “come sta?” ,”è cosciente” chiede impazientemente sabrina. Subito sgridata dal fratello “calmati! Lasciala respirare, ha donato molto sangue.” Poi rivolgendosi alla donna “come stai, ti sei ripresa? Il medico aveva detto che ti sentivi debole”. “si ora va meglio, andrea si è svegliato, e mi ha invitato ad andarmene” racconta lorena lasciando a bocca aperta i due fratelli. Intanto a villa prischoll il commissario parla con il medico legale dell’accaduto: “l’ha trovato la cameriera, una coltellata nel basso ventre che ha lesionato la vena epatica”spiega il medico. “povero uomo, chi ha potuto fare un simile gesto?”chiede il commissario rammaricato. “bhe commissario,ultimamente cercando di scoprire chi ha ucciso il figlio si era fatto molti nemici” risponde l’uomo. “sa comincio anche io a pensare che la morte del figlio non è un fatto isolato, ci dev’essere qualcosa di grosso, e io voglio sapere cosa!” esclama il commissario con aria nervosa. “ Cosa vuol dire che ti ha detto di andartene?” chiedono i due fratelli sorpresi dall’azione del fratello. “proprio,così mi ha detto con non condivide il lavoro con nessuno e mi ha chiesto di uscire” risponde lorena, prima di essere interrotta da una telefonata: “pronto,chi è?”chiede la ragazza seccata. “sono, io! Dico ma sei matta? Perché non mi hai chiamato prima? E perché sei partita senza dirmi niente?” chiede furioso alex, il ragazzo di lorena. “calmati alex, non è un interrogatorio!; e poi il fatto che stiamo insieme non significa che debba tenerti aggiornato sui miei spostamenti!”urla lorena innervosita. “ho capito, vuol dire che per te non conto niente!”risponde alex offeso. “no…aspetta!”dice lorena, ma ormai è troppo tardi, il ragazzo ha riattaccato. Lorena riflette sulle parole di alex, quando viene interrotto da sabrina: “dicevi?”, “oh,scusami devo andare un attimo in bagno, ti spiace se parliamo dopo?”chiede lorena scossa dalla discussione con il suo ragazzo.”figurati,intanto noi andiamo da andrea”. Detto questo si avviano verso la sua stanza. Anna intanto sta preparando le valigie, lei e suo marito francesco vorrebero al più presto andare dal loro figlio,in america. Improvvisamente entra in camera francesco: “indovina chi ha chiamato!” esclama felice l’uomo. “chi?”chiede sorpresa la moglie. “andrea,era tutto dolorante ma ha detto che ora va meglio” risponde francesco. “cosa? E non me lo hai passato?” lo sgrida la moglie ma che in  fondo è felice che il figlio si sia ripreso. Nel frattempo, l’assassino di prischoll,con molta attenzione per non essere visto sale in una barca, dove un tizio seduto con aria impaziente lo attende: “è morto?” chiede lo strano tipo, “si, per fortuna ho centrato un punto vitale” risponde l’assassino sorridendo. “sarà meglio per te e per il tuo amico che non commettiate più sbagli.” Minaccia l’uomo. “a cosa ti riferisci,capo, vorresti dire che l’avvocato non è morto”chiede impietosito l’assassino. “no, anzi adesso il caso è stato affidato anche ad un altro avvocato, una certa lorena caspi; questa volta c’è bisogno di un lavoro giusto, me ne occuperò io, di tutti e due. Nessuno verrà a sapere la verità, mai.” E così dicendo dopo aver afferrato delle foto di lorena e andrea, lancia sguardi maligni al suo socio . . .

ogni riferimento a persone, cose o fatti realmente esistenti è puramente casuale...

appuntamento a domenica 24 con un altra nuova puntata, la 4

 

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